L’autorisponditore, conosciuto anche col termine inglese autoresponder, è uno strumento essenziale nelle relazioni marketing tra offerta e richiesta. Vediamo di capire come funziona un autorisponditore ed impariamo ad utilizzarlo in maniera proficua.

Avete mai provato ad inviare una email e ricevere immediatamente risposta attraverso un’altra email che vi informa che, gli uffici del destinatario del vostro messaggio sono chiusi e che riapriranno un giorno specifico?
Bene quella risposta non vi è stata inviata da una persona, ma proprio da un autorisponditore che era stato programmato per fare quello.

Un autoresponder è uno strumento in grado di automatizzare l’invio di email in periodi programmati oppure al verificarsi di particolari eventi. Un autorisponditore, può ad esempio essere programmato per spedire una email immediata al mittente, ogni volta che si riceve un messaggio in un determinato periodo. Per tornare all’esempio precedente può inviare una email al mittente per informarlo sulla chiusura degli uffici e sulla data di riapertura, proprio nei giorni in cui l’ufficio in quanto chiuso non potrebbe dare risposta ai clienti.

Ma l’autorisponditore non è solo questo, è anche uno strumento su cui basare campagne marketing in grado di accompagnare il contatto ricevuto attraverso un percorso virtuoso con obiettivo finale  quello della vendita.
Pensate infatti che un autorisponditore può essere programmato con svariate campagne contemporanee, dove ogni campagna corrisponderà ad un determinato evento e le risposte che l’autoresponder invierà saranno proprio impostate in base a quello.

L’autoresponder è anche lo strumento software su cui vengono basate le newsletter, quelle email programmate nel tempo dove l’iscritto riceve periodicamente informazioni via email su un determinato argomento. Dovete immaginare che ogni volta una pagina web vi richiede l’indirizzo email, dietro quella richiesta molto probabilmente si nasconde un autorisponditore.

Una campagna di vendita dovrà attraverso un numero programmato di email essere in grado di condurre il contatto ad una pagina di vendita dove avrà due sole opzioni: acquistare o rifiutare.
Una campagna educativa, dovrà invece attraverso le proprie mail accendere l’interesse nel lettore fino al punto di spostarlo sulla campagna di vendita e completare la propria azione come già descritto.

La bellezza di un sistema autoresponder è senza dubbio la possibilità di essere organizzato a tavolino ed una volta avviata la campagna marketing, questa lavorerà autonomamente.
Ecco che si spiega quella frase che molto spesso sentiamo: “gli indirizzi email sono un vero patrimonio“.
Quando c’è una buona pianificazione marketing, su quella risorsa sarà sempre possibile trovare un motivo di contatto, sia questo una newsletter da inviare oppure un annuncio importante o semplicemente una comunicazione anche banale, che però consenta di tenere vivo il rapporto tra voi ed i vostri contatti.

Nell’articolo sulla web conference vi avevo illustrato come quello strumento sia indispensabile per stabilire un certo tipo di relazione con i contatti. Oggi avete scoperto un altro strumento indispensabile per ogni azione di marketing, qualcosa che non deve assolutamente mancare tra le armi di ogni marketer o di chiunque intenda fare del business su internet.

 

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